Perchè abbiamo paura del diverso? Faccia a faccia con i nostri meccanismi mentali

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Perchè abbiamo paura del diverso? Spesso, istintivamente, tendiamo a credere che essa sia dovuta alla poca umanità di determinati individui. In realtà essa ha delle ragioni psicologiche legate a processi mentali tipici degli esseri umani. E’ essenziale specificare che con questo articolo non si ha la minima intenzione di giustificare alcun tipo di intolleranza, al contrario nasce con il fine far conoscere i meccanismi mentali che innescano il pregiudizio. Solo conoscendoli, infatti, possiamo iniziare a migliorare la nostra interazione con ciò e con chi percepiamo diverso da noi.
Andiamo con ordine:

Cos’è il diverso?

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La diversità è un concetto molto ampio, ma che, per semplificare, potremmo definire come tutto ciò che si allontana dalla norma, o in generale da ciò che ci aspetteremmo. Un passo essenziale per andare oltre ciò che per noi è la norma sarebbe comprendere che anch’essa è relativa. Cosa vuol dire? La norma si radica all’interno di una società a causa di numerosi e complessi fenomeni culturali che, però, sono variabili e si evolvono con la società stessa.
Nell’antica Roma, ad esempio, se una donna avesse bevuto del vino, avrebbe potuto rischiare la pena di morte. Questa divieto è testimonianza dell’evoluzione sociale, ma cosa ancora più importante, ci fa capire come ciò che è considerato norma, in un determinato periodo storico, non è di conseguenza giusto.

La categorizzazione alla base della discriminazione

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Uno dei meccanismi principali che si instaura nella mente umana quando un individuo entra in contatto con l’ambiente esterno è la categorizzazione. Essa è il processo cognitivo che permette agli esseri umani di inserire gli stimoli esterni: oggetti, eventi e persone in delle categorie mentali. Se da un lato la categorizzazione risulta importante poichè permette alle persone di sentirsi parte di qualcosa, di costruire la propria identità, di affrontare il senso di insicurezza, d’altro canto può portare a delle conflittualità con ciò o con chi riconosciamo non essere parte delle nostre categorie.
La categorizzazione sociale è alla base del pregiudizio ossia un atteggiamento ostile nei confronti di un singolo o di un gruppo, esso si basa sugli stereotipi.

In psicologia, opinione precostituita, generalizzata e semplicistica, che non si fonda cioè sulla valutazione personale dei singoli casi ma si ripete meccanicamente, su persone o avvenimenti e situazioni (corrisponde al fr. cliché): giudicare, definire per stereotipi.

 Enciclopedia Treccani

La psicologia sociale individua le due principali conseguenze del pregiudizio:

  • la profezia che si auto-avvera ossia il fenomeno per il quale la supposizione nei confronti di una persona, modifica la nostra interazione con ella  e di conseguenza il suo comportamento, rafforzando il nostro pregiudizio.

In tal senso In-Psychology ci fornisce un esempio: in seguito al pregiudizio secondo cui un migrante è ostile e aggressivo, ci si può rivolgere nei suoi confronti in maniera poco garbata, spingendolo a sua volta a rispondere duramente e confermando le aspettative iniziali.

  • minaccia dello stereotipo ossia il meccanismo secondo  il quale l’individuo cosciente di essere stigmatizzato, possa inconsapevolmente rafforzare, con il proprio atteggiamento, il pregiudizio nei suoi confronti.

La paura come difesa

Gratis Immagine gratuita di amici, amicizia, compassione Foto a disposizioneNumerosi studi scientifici hanno dimostrato che interagire con qualcuno diverso da noi, ad esempio, per colore della pelle o orientamento sessuale instaura meccanismi simili a quelli che si attivano quando il nostro corpo entra in contatto con agenti patogeni, pericolosi, quindi, per la nostra salute. Perchè? Il diverso viene percepito come minaccia alla nostra identità e quindi alla nostra integrità sociale. Tali processi possono far nascere due atteggiamenti opposti, ma che hanno entrambi il medesimo risultato ossia l’irrigidimento nei confronti dell’altro:

  • una condizione di “eccessiva uguaglianza”, essa è pericolosa perchè provoca un’ eccessiva omologazione. Quest’ultima, infatti, annulla quelle che sono le differenze oggettive tra me e l’altro, portandomi, potenzialmente, a pensare che la persona che ho di fronte si comporti esattamente come me.
  • una condizione di eccessiva diversità, essa potrebbe enfatizzare erroneamente la diversità dell’altro. Quest’ultimo meccanismo potrebbe rendere cieca un individuo davanti ai fattori  di oggettiva uguaglianza tra gli esseri umani.

Fonti: In-Psychology, Psicologi online, Enciclopedia Treccani

 

Costanza Maugeri

Costanza Maugeri

Brand Ambassador at CryptoGirl | Studio Lettere Moderne presso l'Università di Catania. Nella mia vita scrivo per necessità e mangio per passione.

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