Il 5 e 6 ottobre 2024, Officina DeFi ospiterà al Blockchain Beach di Pescara l’evento “Eclissi dell’Arte: dalla sparizione all’immutabilità digitale”, una open call che invita artisti a esplorare i confini tra arte fisica e digitale. L’iniziativa, curata da Cryptogirl in collaborazione con dragonemelone – design studio e Gea Vision, si inserisce in un dibattito contemporaneo che unisce estetica e tecnologia.
Il tema centrale, ispirato alle teorie di Jean Baudrillard, ruota attorno alla progressiva “sparizione” dell’arte, intesa come perdita dell’aura e dell’unicità, messe a rischio dalla riproducibilità tecnica e dalla mercificazione. Al contrario, l’arte digitale e la tecnologia blockchain offrono una prospettiva inedita di resistenza a questa dissoluzione, attraverso l’immutabilità e l’autenticità garantite dal digitale.
L’evento raccoglie opere sia fisiche che digitali, dove il tema verrà trattato da diversi punti di vista. L’obiettivo è articolare un percorso espositivo che riflette un dibattito teorico centrale nell’arte contemporanea, ossia la tensione tra la sparizione dell’aura dell’opera d’arte e le possibilità offerte dalla tecnologia digitale e blockchain.
Un primo tema centrale è proprio la sparizione dell’aura, richiamando le teorie di Jean Baudrillard, secondo cui l’arte, nel mondo contemporaneo, perde progressivamente la sua essenza originaria. L’aura di unicità e irripetibilità che caratterizzava le opere del passato, secondo Baudrillard, si dissolve nell’epoca della riproducibilità tecnica e della mercificazione dell’arte. Con l’avvento della cultura di massa e la continua riproduzione di immagini, l’arte diventa sempre più un prodotto consumabile, perdendo quella “presenza autentica” che la rendeva un’esperienza unica. La domanda implicita è: può l’arte ancora resistere a questo processo di sparizione, o è destinata a una forma di oblio estetico?
Ma anche considerando il digitale come nuova frontiera, con la sua capacità di creare esperienze immersive e interattive, non si limita più alla mera riproduzione di un oggetto fisico: qui l’arte diventa fluida, effimera e, paradossalmente, eterna. Gli artisti digitali sfidano il concetto tradizionale di opera d’arte come oggetto statico e immutabile, creando esperienze temporanee ma infinitamente replicabili. Questo ci porta a riflettere su una nuova forma di materialità: se l’opera fisica può sparire, quella digitale può trasformarsi e sopravvivere in un loop continuo, ribaltando la dicotomia tra effimero ed eterno. Secondo questo tema le opere pongono domande sull’identità e il valore dell’arte in un contesto in cui la riproducibilità diventa un atto creativo piuttosto che distruttivo.
Un pensiero che ci ha guidato finora e che consideriamo fondamentale è la blockchain come strumento digitale atto a lasciare tracce chiare e indelebili. L’Arte della permanenza, rappresenta una sorta di contrappunto a questa fluidità del digitale. La tecnologia blockchain, con la sua capacità di garantire l’immutabilità e l’autenticità di un’opera attraverso registri decentralizzati, offre una risposta apparentemente definitiva alla crisi dell’aura. La blockchain, infatti, non solo rende possibile la certificazione di unicità di un’opera digitale, ma permette anche di legarla in modo permanente a una catena di informazioni trasparente e accessibile, riportando l’arte in una dimensione di esclusività e irripetibilità. Questa sezione solleva quindi una nuova dialettica: l’arte digitale è effimera, fluida e in continua trasformazione, ma attraverso la blockchain può al contempo diventare eternamente autentica, non più soggetta alla sparizione. È qui che il concetto di arte come bene permanente viene nuovamente ridefinito, sfidando il pensiero di Baudrillard con una prospettiva diversa e più ottimista.
Infine, l’eclissi e la rinascita spingono oltre questo dibattito, immaginando un futuro in cui l’arte si evolve continuamente, non più come un oggetto finito ma come un processo in costante trasformazione. Questa visione speculativa suggerisce che l’arte, lungi dal scomparire, si sta trasformando in qualcosa di radicalmente diverso: un’entità in continua evoluzione, capace di riassorbire e trasformare la propria stessa “eclissi”.
In questo contesto, L’ Eclissi dell’arte si propone non solo come una riflessione critica sullo stato attuale dell’arte, ma come un laboratorio di sperimentazione in cui il concetto stesso di arte viene rimesso in discussione e ridefinito alla luce delle tecnologie emergenti.
Con questo articolo speriamo di avervi ispirato per la creazione o la rivalutazione di alcune delle vostre opere, sperando di vedere tanta partecipazione attiva a questo tema così importante dell’arte contemporanea.
Per partecipare o scoprire di più sull’iniziativa, partecipa su Joyn utilizzando questo link.
Per chi non avesse un profilo Joyn ma avesse desiderio di partecipare: basta inviarci una mail a [email protected] con nome dell’opera, una breve descrizione, un link utile (website, social, portfolio…) ed infine il link per scaricare la vostra opera video o immagine (full-screen, 16:9 orizzontale, 4k), preferibilmente caricato su un drive (no wetransfer o similari).